La riabilitazione alimentare

La riabilitazione alimentare:

"fare pace con il cibo"

Lo Studio della Dott.ssa Pallini è dedicato alla cura dei disturbi alimentari e all’obesità.

L’approccio terapeutico ai problemi alimentari come l’anoressia, la bulimia e il disturbo da alimentazione incontrollata, quest’ultimo frequentemente associato all’obesità, è di tipo integrato, 


CHE COS'E' LA RIABILITAZIONE ALIMENTARE, detta anche PSICO-NUTRIZIONALE?

Nel cervello umano coesistono due importanti centri nervosi, il primo regola il senso della fame , il secondo il senso di sazietà . Quando si inizia a mangiare, nel cervello si attivano delle reazioni chimiche, regolate da diversi ormoni, come la leptina, l’insulina e il neuropeptide Y.

il  cui  ruolo essenziale è quello di inviare al centro della fame e a quello della sazietà gli impulsi adeguati. Quando viene stimolato il centro della fame la risposta sarà quella di mangiare, mentre quando si attiva il centro della sazietà, la risposta sarà quella di smettere di mangiare perché ci sentiamo sazi. L'alterazione del ritmo fisiologico FAME/SAZIETÀ' è spesso la base di un disturbo alimentare,  per cui ci ritroviamo a continuare a mangiare anche se siamo sazi, oppure a sopportare il senso  della fame per periodi troppo prolungati rispetto a quelle che sono le necessità del nostro organismo- La riabilitazione alimentare consiste nell'imparare a sentire e quindi gestire in maniera adeguata e armonica questi stimoli fisiologici che stanno alla base dell'appetito.  È importante sapere che è fisiologico mangiare a intervalli di quattro o cinque ore: nel cervello esiste infatti un meccanismo chiamato “cascata della sazietà”, che da solo regola l’appetito e quindi il peso. 

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Le fasi dell'alterazione del ritmo fame/sazietà

Quando ci si sottopone a una dieta o a un regime alimentare restrittivo, si tende a ignorare il senso della fame, perché si è erroneamente convinti che per riuscire a dimagrire sia necessario riuscire a vincerla. L’istinto di sopravvivenza fa in modo che questo atteggiamento possa essere mantenuto per un periodo limitato, seguendo così al periodo di restrizione un periodo così detto di disinibizione, che consiste nel mangiare in eccesso, rispetto alle necessità del nostro organismo.
Nel momento in cui si riprende a mangiare dopo un periodo di ristrettezza, si rischia di continuare a mangiare oltre il senso di sazietà, per recuperare le mancanze subite. Solo in seguito si avvertirà un senso di eccessiva pienezza.

PRIMA DI TUTTO INTERROMPERE IL CIRCOLO VIZIOSO DELLE DIETE RESTRITTIVE

La primavera è il periodo in cui il desiderio di dimagrire si fa sentire di più ed il rischio di sottoporsi a diete restrittive. Purtroppo il risultato delle diete restrittive è quello di far dimagrire nel breve termina, spesso anche con risultati entusiasmanti, ma è esperienza della maggior parte delle persone che è molto facile interrompere, riprendersi i chili persi e ....ahimè, talvolta anche qualcosa in più. Tutto questo innesca quel meccanismo definito WEIGHT CYCLING SINDROME o SINDROME DELLO YO-YO o più semplicemente SINDROME DELL'OSCILLAZIONE DI PESO, che, come oramai ampliamento dimostrato dalla letteratura scientifica, predispone all'insorgenza di patologie importanti come il diabete mellito e patologia cardio-vascolari.








Che cos'è la BIOIMPEDENZIOMETRIA

(BIA)


si tratta di un'esame di semplice esecuzione, assolutamente indolore, che serve a misurare la composizione corpo. 

Il nostro corpo è costituito prevalente da:

ACQUA, la componente principale;

MASSA MAGRA;

MASSA GRASSA.

Con questo esame è possibile valutare qual è il peso corporea più adatto, tenendo conto della costituzione e serve inoltre ad essere sicuri che il dimagrimento sia avvenuto in maniera SANA; dimagrire significa diminuire la MASSA GRASSA, senza ridurre la preziosa MASSA MAGRA.

Per l'esecuzione di tale esame vengono impiegate bilance o maniglie, che però sono meno affidabili, rispetto a un'apparecchiatura costituita da 4 elettrodi da applicare sul dorso delle mani e dei piedi. 


DIMAGRIRE O PERDERE PESO?

Dimagrire significa soprattutto diminuire la MASSA GRASSA. Il nostro corpo è costituito per la maggior parte di acqua (circa il 60%), di massa magra (ovvero muscoli, ossa e tendini) e di massa grassa. Dunque, dimagrire non vuol dire perdere peso, dimagrire vuol dire ridurre la massa grassa, tutelando la massa muscolare.


Quando il dimagrimento avviene a scapito della massa magra, rischio a cui si va incontro quando il peso viene perso velocemente, non solo quello che si registra è un falso dimagrimento, ma è causa di un rallentamento del al proprio metabolismo. Sappiamo tutti che la massa muscolare ha la stessa funzione del motore di una macchina, cioè è la parte del corpo che consuma le calorie. Non ha quindi alcun senso ridurla, seguendo diete restrittive.







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